Il blog rappresenta il blogger, ma tu scrivi per te o per i tuoi lettori? Ok se la risposta è per i tuoi lettori allora devi rendere il loro luogo dove si incontrano (ovvero il tuo blog) accogliente, un posto dove rimanere a lungo e non un Take Away mordi e fuggi.
Ho letto un interessante articolo su Copyblogger dove il proprio sito viene paragonato ad un Party esclusivo che tutti attendono, l’obiettivo infatti è proprio quello di creare nel tuo lettore l’attesa ovvero il lettore deve aspettare con “ansia” il tuo prossimo articolo.
L’ABITO NON FA IL MONACO….PERO’
Di solito non giudico il contenuto dalla scatola, però è vero che anche l’occhioo vuole la sua parte quindi cerchiamo di rendere il nostro blog confortevole anche da un punto di vista grafico.
Un ambiente confortevole trasmette tranquillità alle persone le quali avranno piacere a tornare e a rimanere a lungo, stesso discorso vale per il nostro blog.
Il lettore appena entra nel nostro blog deve avere una sensazione di tranquillità, questo lo indurrà a rimanere sicuramente più a lungo (per leggere altri articoli, pagine, commentare, interaggire anche con altri lettori tramite i commenti) e sopratutto a ritornare sul nostro blog. Come fare a rendere il nostro blog un posto confortevole? Bisogna puntare sulla SEMPLICITA’.
LA GIUSTA ATMOSFERA
Quando andiamo ad una festa, luogo di lavoro o a casa nostra se troviamo la giusta atmosfera ci andiamo (e rimaniamo) volentieri . La stessa cosa vale per il blog, ma cosa intendiamo per “la giusta atmosfera per il blog” ?
L’atmosfera per il blog è come appare in qualsiasi condizione di utilizzo, se vi collegate dal vostro computer, smartphone, tablet, connessione veloce e connessione lenta. Il layout che utilizzi non deve “appesantire” l’esperienza del lettore.
COME CREARE LA GIUSTA ATMOSFERA?
Creare un blog accogliente non è molto difficile basta seguire alcuni spunti:
- Utilizzare un Responsive Design che vi permetterà di far visualizzare il vostro blog su qualsiasi device
- Una Home Page accogliente per i tuoi lettori
- Una Home Page ordinata e chiara che non distragga il lettore durante la sua lettura
- Definire una grafica per i tuoi contenuti
CONCLUSIONI
Sei riuscito a creare un Party indimenticabile dove tutti vogliono partecipare? Come hai fatto? Lascia la tua esperienza nei commenti, potrà essere utile anche ad altri.
Ad Maiora
mrtozzo.com 
ciao! 🙂 io ho una domanda, o meglio una curiosità. quali numeri bisogna fare per capire se il blog va bene? Non ne ho proprio idea, vorrei saperlo per capire se il mio party è interessante 🙂 Grazie!
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Ciao,
guarda secondo me il numero di Mi Piace e il numero di visite non sono degli indicatori significativi perché potrebbero essere “dopati”.
Ad esempio tu potresti creare dei titoli accattivanti che attraggono un elevato numero di click, ma poi l’articolo non rispecchia le aspettative create dal titolo o è di bassa caratura.
Quindi magari il tuo blog riceve 1000 visite al giorno, ma è un Party dove la gente non vede l’ora di andare via e non tornarci mai più. Stessa storia vale per i mi piace, anche questi non sono significativi perché essere “pompati”.
Secondo me due indicatori significativi per poter dire che il tuo blog sta viaggiando nella giusta direzione sono: Condivisioni, Interazione e Numero di visite stabili.
Se io condivido un post di un blog sui vari Social Network dove sono presente o faccio un reblog sul mio blog io ci sto mettendo la faccia, perché lo sto consigliando. Quindi si presume che il contenuto sia valido e voglio invitare altre persone al Party.
Interazione dei lettori tramite i commenti, se i tuoi articoli sono interessanti andranno a generare delle discussioni con i lettori tramite i commenti sul blog o sui Social dove hai condiviso il post.
Visite Stabili, questo indicatore è molto importante perché se il tuo blog ha un numero di visite stabile significa che ha anche un bacino di lettori stabili che tutti giorni tornano al tuo Party.
Queste almeno sono le mie conclusioni, ma sono pronto ad essere smentito da altri lettori se hanno qualche input in più. 😀
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Grazie 🙂
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L’ha ribloggato su Pietro Cottu.
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