Tempi duri per Microsoft che rischia di finire in mezzo allo scandalo per tangenti, ad accusarla è un ex-dipendente che dichiara che a casa Redmond è abitudine pagare tangenti per ottenere contratti.

Microsoft è accusata di tangenti in cambio di favori sui contratti, ad accusarla è un ex-dipendente della sede cinese di BigM. I Federali stanno verificando le accuse, che se fondate potrebbero creare dei problemi in casa Redmond.
Le accuse sono chiare e pesanti: “Microsoft avrebbe corrotto diversi esponenti di governi esteri per ottenere contratti di licenza software attraverso i suoi numerosi partner commerciali.” Le accuse, mosse da un ex-dipendente cinese, sono le seguenti: “Un dirigente, di prestigio, della divisione asiatica di Microsoft avrebbe ordinato all’accusatore di consegnare tangenti ad alcuni ufficiali di governo locale, per ottenere in cambio contratti di licenza per la distribuzione dei prodotti Windows in Cina”.
Accuse pesanti che se fondate potrebbero danneggiare in maniera irreversibile l’immagine di Microsoft. Il vice-presidente di Microsoft ha dichiarato: “Terremo queste accuse in seria considerazione e collaboreremo pienamente nelle indagini di qualsiasi governo“.
Microsoft dichiara la sua innocenza e ritiene impossibile, viste le dimensioni, riuscire a controllare “l’onesta” dei propri dipendenti anche nelle sedi remote.
Ad maiora
Una opinione su "Si apre una nuova tangentopoli: Microsoft sotto accusa"