Il cloud di Amazon è vulnerabile agli attacchi, ma questa volta la colpa non è da imputare al gestore ma alla negligenza degli utenti.
Il servizio “Cloud Amazon S3” sembra non essere sicuro anzi sembra essere vulnerabile ad ogni tipo di attacco, ma questa volta la colpa non è da attribuire al gestore ma alla negligenza degli utenti. A dirlo è Will Vandevanter, ricercatore di sicurezza, il quale ha identificato un bug nel servizio Amazon S3.
Il bug di sicurezza è il seguente: “se non rinforzati con le opportune limitazioni d’accesso, i server cloud di Amazon mettono in mostra ogni genere di dati o informazioni riservate.” Il ricercatore ha trovato 1951 profili aperti all’accesso pubblico generando un lista di 126 miliardi di file, di cui 40mila disponibili per il download.
Il ricercatore è riuscito a mettere le mani su i dati appartenenti a social network, gli archivi di rivenditori di automobili, fogli di calcolo, backup di database non cifrati, codice sorgente di software. Tutti dati sensibili e questo preoccupa molto gli utenti utilizzatori del servizio.
La colpa però non è da attribuire ad Amazon, il quale mette a disposizione tutti gli strumenti per salvaguardare la privacy, ma è degli utenti i quali danno poca importanza alla policy di sicurezza.
Ad maiora
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